raw food

Ultimamente si fa un gran parlare di Raw Food o crudismo, lo stile alimentare che prevede il consumo di alimenti non cotti. Le star di Hollywood ne vanno matte e ne esaltano i benefici, mentre nutrizionisti e dietisti mettono in guardia sugli effetti nocivi. Ma dove sta la verità? Premesso che ogni regime nutrizionale deve essere studiato e valutato sulla singola persona, a seconda delle necessità dell’organismo, il consumo esclusivo di alimenti crudi può contribuire a uno stato di salute e benessere?

Il principio su cui si basa il Raw Food è che gli alimenti non devono essere alterati dalle alte temperature, perché queste provocano sia la dispersione di molti degli elementi nutritivi sia in alcuni casi la comparsa di tossine nocive per l’organismo umano. Lo stracuocere gli alimenti è la causa di molti problemi di salute. Per questo, chi predilige una dieta crudista non tratta i cibi con il fuoco, o se lo fa non supera mai i 43-46 gradi centigradi. Spazio quindi a semi oleosi, frutta secca, cereali germogliati e ovviamente a frutta, verdura, uova, carne e pesce crudi.

C’è da fare però una precisazione, perché quando si parla di Raw Food è necessario distinguere tra diverse tipologie di dieta crudista. C’è quella onnivora, che prevede quindi il consumo di frutta (anche secca), verdura, carni e uova; c’è poi il crudista vegetariano, che esclude dalla lista carne e pesce; infine c’è il vegano, che non mangia nemmeno i derivati animali (quindi uova e formaggi). Inoltre, nella pratica del crudismo ci possono essere scelte totali, abbracciandola quotidianamente e costantemente, oppure parziali, dedicandosi ad essa solo in certi periodi dell’anno e per breve tempo, per depurarsi e magari perdere peso. Perché tra i benefici di una dieta crudista ci sono enzimi digestivi che rimangono inalterati e vanno a coadiuvare l’apparato digerente e le sue funzioni.

Gli altri benefici sottolineati dai crudisti e dalle personalità che hanno dato voce e forma scientifica al Raw Food sono la presenza di più nutrienti nei cibi crudi, tra cui i preziosi antiossidanti per la difesa dall’invecchiamento. Inoltre l’introduzione attraverso gli alimenti crudi di batteri coadiuverebbe un corretto sviluppo del sistema immunitario. Scegliendo il crudismo, si evitano sia i cibi prodotti industrialmente, spesso pieni di conservanti e additivi chimici, sia non si rischia di ingerire le tossine che il riscaldamento dei grassi può liberare. Infine, il Raw Food garantirebbe il corretto ph – alcalino – dell’organismo.

Dall’altra parte, i detrattori del Raw Food sottolineano la pericolosità di una dieta a base di cibi crudi, cibi quindi che potrebbero essere portatori di agenti patogeni e batteri dannosi per la salute, soprattutto in caso di carne e pesce crudi.  Rischio che esiste effettivamente, soprattutto se gli alimenti sono di dubbia provenienza.

La regola d’oro, nell’intraprendere una dieta crudista anche per pochi giorni, è avere buon senso. Quindi, per prima cosa non passate da un regime alimentare “standard” al Raw Food in modo repentino, ma lasciate che il vostro corpo si adegui piano piano. Seconda cosa importante, valutate sempre la qualità degli alimenti, soprattutto in caso di carne, pesce e uova: devono essere di produzione certificata e tracciabile, sottoposti agli adeguati controlli.