menu di san valentino

La genuinità e la semplicità saranno protagoniste del menu di San Valentino 2015, questo secondo gli chef più rinomati della nostra penisola. Lo studio promosso da Polli Cooking Lab, Osservatorio sulle tendenze alimentari, e condotto attraverso interviste a 110 chef nazionali, ha portato in evidenza l’attenzione verso ingredienti di stagione, della tradizione italiana: spazio quindi a carciofi, cavolfiore, melograno e gamberi.

Secondo gli chef stellati gli ingredienti del menu di San valentino saranno carciofi (62%), gamberi (57%), verza (55%), fragole (51%), legumi (47%), cavolfiore (44%) e spezie (44%), perché sono prodotti con un sapore facilmente riconoscibile (51%), legati al territori o di provenienza (48%), capaci di stimolare la fantasia (35%).
Quali caratteristiche deve avere il menu degli innamorati? Deve essere leggero (45%), semplice (37%) e deve avere un legame con il territorio (34%).

Arcangelo Dandini, responsabile chef del ristorante Arcangelo di Roma, punta tutto sul melograno: “Il melograno, fin dall’antichità, è stato considerato il simbolo dell’eros, del proibito. Quale momento migliore per esaltarlo che la festa degli innamorati? Io inizierei con una insalata di melograno e orzo perlato, continuerei con una vellutata di cavolfiore, caramello al cumino e polvere di caffè. Proseguirei con un risotto, ricci di mare, pomodoro confit e ricotta, poi dei crostacei, dei gamberi cotti in un brodo alla vaniglia e pepe bianco abbinati a delle puntarelle in insalata con carciofi crudi. Concluderei come dessert con un bel cioccolato bianco liquido, capperi, zenzero e olio evo, a cui si può abbinare il succo di melograno per richiamare l’apertura.”

Aurora Mazzucchelli, chef stellato del ristorante Marconi di Bologna, invece per il menu di San Valentino dà questi consigli: “San Valentino è una festa molto sentita a livello di ristorazione. I piatti in tendenza devono essere abbastanza leggeri, buoni e belli esteticamente. Punterò principalmente su pesce e verdura, sempre in un contesto di stagionalità e forte legame con il territorio. Partirei con un antipasto di pesce, dove non mancano le olive e i capperi come contorno, per poi passare ad una pasta fresca all’uovo, con ripieni al formaggio, al pesce, oppure gnocchi, evitando paste pesanti. In alternativa, consiglierei una vellutata di zucca, adatta al periodo, gnocchettini di parmigiano o di patate con delle verdure dentro, o anche delle zuppe di cavolo nero e patate”.