tarassaco

Alzi la mano chi non ha mai soffiato sui bei globi bianchi e soffici del tarassaco! In questa stagione è facilissimo imbattersi in questa erba spontanea, anche detta dente di leone a causa delle foglie dentellate o, appunto, soffione. La tradizione popolare gli attribuisce anche un altro appellativo, certamente più prosaico ma molto adatto: piscialetto, per le sue ottime proprietà depurative. Ma oltre a queste ultime vediamo le altre importanti proprietà del tarassaco, il suo uso in cucina e i benefici che se ne possono trarre.

PROPRIETÀ E BENEFICI DEL TARASSACO

Il Taraxacum officinale è conosciuto fin dall’antichità per le sue caratteristiche curative: è infatti depurativo, anticolesterolo, disintossicante, antinfiammatorio, digestivo e, come dicevamo, diuretico. In particolare funziona da stimolo per fegato e cistifellea, aiutando delicatamente i processi biliari. Le sue foglie sono ricche in vitamina A, vitamine del gruppo B, C e D, nonché di sali minerali come ferro, potassio e zinco e tutto questo lo rende un grande alleato del sistema immunitario.

Passeggiando per i prati in questo periodo facciamone allora scorta, raccogliendone le foglie più giovani (quelle più in cima), che sono anche le meno amare. Dopo averlo lavato e sbollentato, possiamo portare in tavola il tarassaco come una qualsiasi verdura bollita: può essere consumato tal quale con l’aggiunta di olio EVO, sale e limone, essere aggiunto ad altre verdure come spinaci o bietole, utilizzato per una buona frittata, ripassato in padella come si fa con la cicoria o usato per arricchire il classico minestrone.

Se poi desiderate un effetto depurativo ancora più forte rivolgetevi direttamente alla radice di tarassaco: è reperibile in erboristeria in forma essiccata. Fatene bollire per cinque minuti un cucchiaino per tazza e poi fate riposare per altri cinque minuti. Consumatene due tazze al giorno a digiuno per un paio di settimane.