Uno studio presentato a giugno da Coldiretti mostra come gli italiani preferiscano sempre di più, nel fare la spesa, prodotti a chilometri zero, biologici e con pochi imballaggi: sempre più attenzione viene quindi data a quelle aziende che producono nel rispetto dei dettami bio e tra queste figura il Salumificio Pedrazzoli, che con la sua Linea Primavera Bio porta in tavola salumi al 100% biologici e italiani.
Dal Salumificio Pedrazzoli è nata la nuova linea di Salamini Cacciatori Biologici, pensata per chi ama questo salume e cerca però prodotti di qualità, controllati sin dalle fasi di allevamento fino a quelle di produzione. Sei diverse varianti di sapore per accontentare tutti i gusti, ottenute da carni magre suine italiane e biologiche, allevate proprio dall’azienda Pedrazzoli.
I Salamini Cacciatori Biologici sono l’ultima novità della Linea Primavera Bio di Salumificio Pedrazzoli, nata nel 1996, da agricoltura biologica. Grazie alla collaborazione con l’Università di Cremona sono stati adottati metodi innovativi di fermentazione, che garantiscono la produzione di prodotti di qualità, diversificati, tutti senza conservanti e biologici.
I nuovi nati della Linea Primavera Bio non contengono derivati del latte, polifosfati, conservanti e glutine, quindi sono adatti anche a una alimentazione celiaca. I gusti disponibili di questi piccoli salamini (200 g) sono Classico, Dolce, Milano, al Finocchio, all’Aglio e al Tartufo. Il prodotto si affianca a prosciutti crudi, cotti, mortadelle, specialità e prodotti freschi che compongono la Linea Primavera Bio.
Il Salumifico Pedrazzoli è attivo da più di 60 anni nella provincia di Mantova e porta avanti la sua attività familiare anche nel rispetto della produzione green: attenzione quindi alla sostenibilità delle risorse e alla riduzione dell’impatto ambientale. Un buon esempio di azienda attenta alle esigenze del mercato attuale, dove per fortuna sempre di più si scelgono prodotti di qualità, affrontando il periodo di crisi e la spesa con consapevolezza e scelte ragionate.
