Nata nel 1986 dagli studi di Alain Delabos, un medico nutrizionista francese, la Crononutrizione – di cui in quest’anno ricorre il ventennale – non è una dieta tout court ma un vero e proprio regime alimentare in cui si può mangiare quasi tutto a patto di farlo nel momento giusto, cioè quando il cibo è realmente assimilabile dal nostro organismo. Questo perché nelle 24 ore il nostro corpo secerne enzimi e ormoni diversi e ciascuno di essi aiuta a digerire (e quindi smaltire) un determinato tipo di cibo.
Secondo il dott. Delabos rispettare il funzionamento del nostro metabolismo porta alla perdita di 3 kg nella prima settimana di tale regime, e da 1 a 2 kg per le due settimane successive. Come avviene tutto questo? Semplice: mangiando il cibo solo nel momento in cui è utile per soddisfare il reale fabbisogno energetico giornaliero dell’organismo, in modo da impedire al grasso di depositarsi. E una volta raggiunto il peso ideale si potrà poi continuare questo sano regime alimentare come mantenimento.
Crononutrizione: pasti giusti al momento giusto
Colazione: Carboidrati, grassi e zuccheri, per ridare energia al corpo dopo il riposo notturno. Dunque sì a tè o caffè, yogurt, cereali, biscotti.
Pranzo: Tra le 12 e le 13 si innalzano gli ormoni della tiroide che accelerano il metabolismo e impediscono ai grassi di accumularsi. In questo momento è utile consumare carboidrati come pasta, riso e pane da abbinare a verdure o a legumi.
Spuntino: L’ideale è la frutta secca, cioccolato fondente o frutta, così da gestire al meglio i picchi di insulina tipici della metà pomeriggio.
Cena: La sera è il momento giusto in cui mangiare proteine, poiché è la fase in cui l’organismo stimola la formazione del tessuto muscolare, favorendo l’aumento della massa magra. Via libera quindi a carne, pesce e legumi.