Con la stagione calda, le campagne (ma anche i parchi cittadini) si riempiono di piante e erbe spontanee estive, colorate e rigogliose. Belle da ammirare, sapete che molte sono anche ottime da mangiare? Qui ve ne presentiamo 5, – tra le più comuni, sicure e facili da riconoscere (ma qualora aveste dei dubbi non raccoglietele!) – , le loro proprietà e il loro uso in cucina. Armatevi di forbici, guanti da giardiniere e un sacco di tela dove metterle e partite con noi per la raccolta.
5 ERBE SPONTANEE ESTIVE DA PORTARE IN TAVOLA
1. MARGHERITA PRATOLINA: Delle margheritine si utilizzano sia le foglie più tenere (raccolte prima della fioritura) che i fiori, entrambi da mangiare crudi aggiunti all’insalata. La margherita pratolina ha una spiccata azione disintossicante, e favorisce naturalmente la diuresi.
2. MALVA: La malva selvatica è utile per la salute delle vie respiratorie e delle mucose. Di questa pianta si mangiano le foglie in zuppa (fatta con carote, patate e cipollotti) ma anche i fiori e le foglie giovani crude in insalata.
3. FINOCCHIO SELVATICO: Profumatissimo e amico di stomaco e intestino, si consuma sia crudo in insalata che cotto come accompagnamento a secondi piatti di carne. I germogli teneri si possono mangiare crudi in pinzimonio. In tarda estate spuntano i semi: raccoglieteli per farne liquori o tisane casalinghe.
4. TARASSACO (O DENTE DI LEONE): Le foglie amarognole del tarassaco hanno un alto contenuto di ferro e sono quindi eccellenti per chi soffre di anemia. Scottatele e conditele con un pizzico di sale, olio EVO e una spruzzata di limone per rendere il ferro biodisponibile.
5. PIANTAGGINE: Diffusissima ai bordi dei sentieri delle zone incolte, depurativa, disinfettante e antinfiammatoria, è una pianta perenne che raggiunge il massimo sviluppo da giugno ad agosto, quando le foglie sono più tenere e gustose. Proprio le foglie sono perfette per preparare gustose frittate e minestroni.