mela chiodata

Se una mela al giorno, secondo il noto detto, toglie il medico di torno, una mela chiodata al giorno può addirittura aiutarci a integrare la carenza di un minerale importantissimo per il nostro benessere: il ferro. Vi sentite stanchi, irritabili, affaticati? Soffrite spesso mal di testa? Sappiate che potrebbe non essere solo il “normale” stress della vita quotidiana ma una vera e propria carenza di ferro.

Questo fondamentale elemento per la nostra salute è infatti tanto importante quanto difficilmente assorbibile dal nostro organismo. Se le vostre analisi del sangue confermano quindi una cosiddetta anemia sideropenica sappiate che, oltre ai classici integratori disponibili in commercio, c’è un rimedio semplice, economico e gustoso!

La mela chiodata: cos’è e come si usa

L’occorrente per questo rimedio naturale conosciuto sin dal Medioevo e rispolverato anche dalla moderna naturopatia è presto detto:
– 5/6 chiodi di ferro non zincati (che possono quindi arrugginire rilasciando ferro)
– Mele (preferibilmente biologiche)

Il procedimento per ottenere una buona e salutare mela chiodata contro la carenza di ferro è il seguente:
– Una volta acquistati i chiodi (facilmente reperibili in qualsiasi negozio di ferramenta), fateli bollire per circa trenta minuti in modo da sterilizzarli.
– Infilzate la vostra mela, ben lavata, con tutti i chiodi.
– Dopo 24 ore liberate la mela chiodata dai suoi chiodi.

La mela è ora pronta per essere gustata, ricca in ferro. Noterete che laddove sono stati inseriti i chiodi la polpa ha assunto delle striature scure: questo è proprio il ferro che la mela ha estratto dai chiodi e che ora vi sta restituendo in una forma altamente assimilabile, grazie alla combinazione con l’acido malico e l’acido citrico contenuti nella mela stessa.

Una volta mangiata la mela chiodata? Trasferite i chiodi così come sono, senza lavarli, in una nuova mela e ricominciate. Un paio di mesi di questa cura naturale e la vostra anemia potrebbe essere solo un lontano ricordo.